Martedì 29 settembre alle ore 18:00 diretta FB dalla pagina di filosofiafuorilemura (faceboock.com/filosofiafuorimura) sugli effetti dell’epidemia sulla vita delle donne: Saperi Esperienze Pratiche
Corpi Vite Lavori Reddito sono questi gli argomenti messi in discussione da Antonella Picchio per un nuovo paradigma radicale e femminista.
Ecco il testo sul quale si articolerà il confronto in diretta FB
CORPI, VITE, LAVORI, REDDITI, redditi: un nuovo paradigma, radicale e femminista.
Antonella Picchio- CAPP Unimore
Il COVID sta mettendo in luce una crisi epocale del sistema capitalista. A livello globale, si stanno aprendo linee di frattura sempre più evidenti e profonde che minano l’intero sistema di produzione in tutti i suoi processi fondamentali di: produzione, scambio e distribuzione della ricchezza prodotta. Questi processi strutturalmente non riescono a garantire un rapporto sensato e sostenibile con la riproduzione sociale della popolazione del globo, umana e non umana, e con l’ambiente.
La crisi è tanto profonda da richiedere una radicalità nuova per essere analizzata perché si è resa visibile la sua natura strutturale, normale e generale.
La profondità e generalità del disastro viene invece nascosta dietro una mappatura di differenze e diseguaglianze, che permettono di nasconderne gli aspetti strutturali, normali, persistenti e generali, e che consentono di concentrarsi su una lista di differenziali, come, a esempio, quelli di genere, nel miraggio di una impossibile equità orizzontale, per esempio, tra donne e uomini, quando invece le diseguaglianze sono saldamente legate a relazioni funzionali verticali. Per chiarirci, ad esempio, i differenziali di genere nel mercato del lavoro sono da attribuire, come ha fatto finalmente anche l’ILO nel 2018, alla grande massa di lavoro non pagato svolto nelle case per sostenere processo di riproduzione per ‘riprodurre’ la popolazione lavoratrice. Lo sconvolgimento profondo introdotto dalla pandemia a livello globale ha aperto delle fratture profonde del sistema economico e sociale dominante, fratture che si manifestano in forme diverse per contesto ma simili per relazioni causali e dinamiche catastrofiche. La crisi è tanto profonda da richiedere una radicalità nuova per essere analizzata.
Si manifesta come fenomeno sanitario ma le cause e gli effetti economici sono evidenti. L’esperienza della crisi non ci dà tuttavia elementi sufficienti per capire la natura e la dimensione del crollo in atto, data la multidimensionalità del corpo umano. Siamo solo spettatori che guardano spaventati senza vedere ciò che effettivamente sta succedendo. Per vedere abbiamo bisogno di un quadro analitico capace di ordinare per rilevanza e connettere le complesse dinamiche in corso e le sempre più profonde linee di rottura che porteranno a disastri e catastrofi, se non si individuano, in tempo, dei punti e delle pratiche di resistenza. Per mettere in atto una resistenza radicalmente trasformativa ci vogliono una chiave analitica e l’individuazione di un soggetto capace di sguardo e di azione sulla complessità di processi in atto. Capace di cambiare la prospettiva con cui definire il fuoco e l’orizzonte del nuovo sguardo sul sistema.
- Soggetto di sguardo: movimento femminista globale e intersezionale di donne e, possibilmente, di uomini (solo se pienamente responsabili, anche sul piano politico, delle loro vite e di quelle di altri e altre).
- Prospettiva: definita da ‘fuoco’ e visione, corpo è il fuoco, la cura è la visione generale. Il nuovo paesaggio di senso.
- Schema analitico (ordine rilevanza, legami, possibili effetti, rapporti di forza) per capire: le dimensioni funzionali tra processi strutturali, qualità delle forze, normalità e generalità.
- Nessun ottimismo, sistema capitalistico altamente distruttivo e predatorio, non riformabile.
- Partire dagli economisti Classici (Smith, Ricardo, Marx, e Sraffa): salario come costo di riproduzione sociale, conflitto salario-profitto direttamente su condizioni d vita date materialmente, socialmente e sentimentalmente, distribuzione politica come rapporti di classe, conflitto, et.
- Analisi da verificare anche dalla pratica politica come azione trasformativa, individuale e collettiva
- Cambiare il senso dell’agire sociale da produzione per un profitto e/o una rendita finanziaria, a un paradigma fondato sul senso di una cura responsabile delle condizioni di sostenibilità delle relazioni umane, che armonizzi il produrre e il riprodurre.
- Obiettivo: reddito di cura, universale, incondizionato: non inteso come reddito del riconoscimento di un nuovo segmento di lavoro da ‘salariare’ ma di una base di sicurezza per tutte e tutti che trasformi radicalmente le relazioni di lavoro alla base del lavoro salariato; da usare anche come un credito da esigere per l’enorme massa di lavoro non pagato che in diversi contesti, tuttora profondamente patriarcali, viene imposto alle donne a sostegno della riproduzione sociale non solo dei soggetti più vulnerabili, bambini, malati, anziani ma anche e soprattutto, come le statistiche mostrano, a sostegno dei maschi adulti. Per inciso, le statistiche sul lavoro non pagato, raccolte a livello internazionale, grazie alla dura battaglia fatta alle conferenze dell’ONU sulle donne a Nairobi e Pechino, mostrano che anche nei paesi industrializzati, l’aggregato del lavoro non pagato fatto per oltre 2/3 dalle donne, è maggiore del totale di tutto il lavoro pagato.
- Lo sciopero generale del lavoro, domestico e di cura, non pagato è l’arma principale da usare nel confronto tra classi sociali.
La cura diventa il nuovo senso universale, condiviso e praticato già nelle forme di lotta, per definire: quale produzione, quale stato, quali regole distributive, quale divisione delle responsabilità, quali rapporti di sesso, razza e classe, quale mezzo di scambio, mettendo in discussione anche il senso degli scambi e del denaro
Nota biografica e recenti pubblicazioni di Antonella Picchio
Laureata in Scienze Politiche presso l’Università di Padova
Master in Economics presso la Utah State University (U.S.)
Master presso il Department of Economics della University of York (G.B.)
Ph. D. presso la Faculty of Economics and Politics, Cambridge (G.B.).
Docente di ruolo di prima fascia di Economia Politica, Università di Modena.
Insegnamenti attuali: Storia del pensiero economico, Economia di genere, Sviluppo umano.
Ha insegnato anche presso la Facoltà di Economia dell’ Università di Trento, la Facoltà di Economia dell’ Università di Roma III e presso la New School of Social Research di New York.
Ha fatto parte della delegazione nazionale alla IV Conferenza sulle donne delle Nazioni Unite di Pechino (2005).
E’ stata Invited Speaker ai “World Hearings on Development” organizzati dalla U. N. General Assembly nel giugno 2005.
Militante nel movimento femminista dagli anni ’70.
Vien spesso invitata come relatrice in America Latina
Madre di due figli, è vissuta a Venezia, Ferrara, Roma; attualmente risiede a Modena
Fra le recenti pubblicazioni:
Picchio, a., e Pincelli, G,, Una lotta femminista globale. L’esperienza dei Gruppi del Salario al Lavoro domestico di Ferrara e Modena, nella Collana Letture d’Archivio, Fondazione Badaracco, Milano Angeli, 2019
PICCHIO A. , “Hay, carrots, bread and roses: subsistence and surplus wages in Sraffa’s Archive Papers”, in R. CICCONE; G. MONGIOVI, Sraffa and Modern Economics, LONDON: Routledge, forthcoming.
PICCHIO, A., 2004, “Needs and passions of human subsistence in the early eighteenth century economic thought”, in History of Economic Ideas, spring.
PICCHIO A. (2003). “A macroeconomic approach to an ‘extended’ standard of living”, in PICCHIO A., ed., Unpaid work and the economy: a gender analysis of the stantard of living. LONDON: Routledge, tradotto in spagnolo in C. Carrasco, ed., Tiempos Terbajos y genero, Barcelona, Universitat Barcelona, 2003.
PICCHIO A. (2000), “Wages as a reflection of production and reproduction processes”, in L. CLARKE and J. JANSSEN The dynamics of wage relations in the New Europe, Amsterdam, Kluwer Academic Press.
PICCHIO A. (1996). “The Analytical and Political Visibility of the Work of Social Reproduction”, UNDP, Human Development Report Background Papers. vol. 1 tradotto in spagnolo in, C. Carrasco, Mujeres y Economia, Barcelona, Icaria, 1999.
PICCHIO A. (1992). Social Reproduction: the Political Economy of the Labour Market CAMBRIDGE, Cambridge, Cambridge University Press, e.book 2012.
Articoli in italiano sono stati pubblicati nelle riviste “Politica Economica”, “Inchiesta”, “Fine Secolo”, “Quale Stato”, “il Manifesto”.