Classe 1°
Elvira
A primo impatto, appena ho visto il salotto, ho fatto un tuffo nel passato ricordando le cose antiche raffigurate nei libri. Invece appena accomodati sui tappeti ho avuto l’impressione che quella porta blu ci separasse dalla scuola e dalla casa. Concludo dicendo che mi sono trovata molto a mio agio nel salotto perché è come se stessi a casa mia.
Federica
Io penso che il salotto del pensiero sia una minuscola casa con all’interno degli oggetti meravigliosi.
Sembra che dietro la porta del salotto ci sia un portale magico che ti porta a casa.
Chiara
Nel salotto….Quando sono entrata li mi sono sentita come a casa mia. Ciò perché è arredato proprio come una casa vera e propria .
Francesco
Il salotto mi è sembrato come se fossi a casa con la mia famiglia. I compagni erano i miei cugini e la prof. mia mamma.
Luca
A prima vista il salotto mi è sembrato una cosa antica piena di ricordi e mi sono sentito a mio agio.
Enzo
Quando sono entrato nel salotto le cose cambiavano e cosi ci siamo seduti sul tappeto e tutto è diventato tranquillo. Per me era un posto di riposo e di tranquillità.
Fabiana
Nel salotto mi sono sentita a mio agio perchè sembrava di stare a casa. Il salotto era molto bello e lussureggiante. La porta sembrava quasi un passaggio dalla scuola alla casa.
Flavia
Nel salotto…mi sono sentita a mio agio quasi come se fossi a casa mia.
Armando
Il salotto è stato per me bello perché mi ha fatto ricordare una persona alla quale ero tanto affezionato che ora non c’è più. E mi ha fatto ricordare la Signora e sono felice.
Giovanni
Mi sono divertito tanto come fossi a casa mia.
Savio
Quando ho visto il salotto ho ricordato la mia casa vecchia con quei mobili e tavoli antichi poi anche quelle ricamature (?) erano bellissime.
Emanuele
Il salotto è molto bello e anche se è piccolo è spazioso.
Roberto
Nel salotto ho sentito che stavo in una stanza di casa e mi sono rilassato ed è stato molto bello.
Marina
Non immaginavo fosse cosi…cosi…. familiare il salotto. È bello ed assomiglia ad una casa antica tipo quella della mia nonna materna: con il divano blu mare , i tavoli , i quadri. Stando dentro mi ero dimenticata che ero a scuola, e invece… bastava aprire la porta! Dentro si crea un’atmosfera molto tranquilla, serena, e si è rilassati come se si fosse a casa con fratelli e sorelle. Insomma il salotto del pensiero è stupendamente bello.
Classe 3°
Giovanni
Il giorno 18 maggio 2006 siamo andati nel “salotto del pensiero”. È stato bello ritrovarsi in una stanza senza banchi, cattedra, e lavagna, e leggere una parte di quel meraviglioso libro(Il piccolo principe), si è potuto infatti riflettere meglio. Peccato solo che quella divertente attività sia finita cosi presto e siamo dovuti ritornare in classe. Magari fosse tutti i giorni cosi!
Arianna
Ieri siamo andati in un’aula per un progetto chiamato “il salotto del pensiero”. L’aula era diversa dalle altre volte era in stile “etnico”; devo dire mi piaceva lo stile della camera e sinceramente mi è piaciuto come siamo stati insieme. La professoressa ci ha letto delle pagine tratte dal libro “Il piccolo principe” molto istruttive e noi abbiamo ascoltato seduti a terra su dei cuscini. È stato diverso dalle altre volte perché l’atmosfera era più bella.
Valentina
Ieri alla 4° ora cioè l’ora di compresenza italiano-matematica siamo andati nell’aula “il salotto del pensiero” a svolgere l’attività del salotto stando insieme seduti su dei tappeti e ad ascoltare la nostra prof. di italiano che leggeva il libro “Il piccolo principe”. L’aula dava una sensazione di relax e piacimento(?)ma purtroppo l’ora è finita e siamo ritornati in classe. Spero che faremo molto presto un’altra giornata così spensierata.
Francesco
Giovedì nell’ora di compresenza di italiano e matematica siamo andati nella stanza “il salotto del pensiero”. E’ stato molto bello fare quest’attività fuori dalla classe. Stare seduti a terra è stato molto rilassante e abbiamo avuto l’opportunità di esprimere le nostre opinioni riguardo al libro “il piccolo principe”,letto dalla prof di italiano,senza essere giudicati. E’ stata un esperienza che rifarei perché mi ha fatto pensare moltissimo.
Umberto
Ieri siamo andati nell’aula del salotto dove ci siamo seduti tutti a terra riuniti in un cerchio e la prof di italiano ha letto un libro che noi dovevamo poi spiegare ciò che avevamo capito .Questa stanza era molto bella,era ben arredata e ci siamo sentiti tutti a nostro agio è stato un progetto più divertente perché non eravamo in classe. Questo progetto è stato bello e vorrei poterlo ripetere con i miei compagni e i professori perché è divertente e rilassante.
Stefano
Ieri siamo andati nel salotto del pensiero e ci siamo seduti sui tappeti in cerchio. La prof…ha letto il libro del piccolo principe. Quest’attività è stata molto bella perchè ci siamo rilassati ed era molto bello perché sembrava di stare a casa.
Daniele
Il 18 maggio siamo andati nell’aula “il salotto del pensiero”. Siamo andati io,la mia classe e i due professore di matematica e italiano. Abbiamo letto un libro il cui nome è “il piccolo principe”. Questa storia è ambientata su un paese immaginario,è una storia molto bella. In quest’aula eravamo seduti per terra su dei tappeti,un ambiente che non si direbbe proprio quello di un aula ma quello di un salotto.
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Ieri 18/5/2006 siamo andati nel salotto del pensiero. Abbiamo trascorso un’ora lì leggendo un libro. Lì c’era un atmosfera diversa da quella che c’è in classe. Stavamo seduti sui tappeti mentre la prof leggeva noi ascoltavamo attentamente. E’ stata un attività divertente magari fosse tutti i giorni così.
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Il giorno 18/05/06 abbiamo fatto un progetto di “salotto”. Ci siamo riuniti in un’aula molto bella.
Era arredata come se stessimo in un salotto. C’erano tappeti a terra, un divano, sedie, cuscini e quadri appesi. C’erano persino i mobiletti con gli oggetti e le tende. Era molto accogliente e devo dire la verità ero a mio agio. La professoressa insieme al prof….. ha letto il libro del “piccolo principe”, un versetto e l’abbiamo commentato insieme e espresso tutti i nostri pensieri. Questa esperienza è stata molto riflessiva per tutti e la cosa che mi ha colpito di più è stato l’ambiente poiché non ti faceva sentire di stare a scuola.
Gabriele
Il giorno 18 maggio 2006 siamo andati nel salotto del pensiero. E’ stato bello ritrovarsi in una stanza senza banchi cattedra e lavagna e leggere una parte di quel meraviglioso libro,si è potuto infatti riflettere meglio. Peccato solo che quella divertente attività sia finita così presto e siamo dovuti ritornare in classe.
Visita di una classe 3°
Gennaro
Mercoledì insieme alle prof……. siamo andati nel salotto nel pensiero. La cosa che mi ha colpito è il quadro dove c’era la nostra città. Mi sembrava di stare a casa mia. In questa stanza c’erano tappeti, sedie, tavolini e alcune poesie attaccate al muro. Io a dire la verità sono stato molto stupito dal quadro e mi è molto piaciuto soprattutto per questo.
Fabrizio
Questo progetto che ha fatto la prof…. aiutata da altri prof. mi è piaciuto moltissimo perché mi sembrava di stare in una casa con tutti i miei compagni. È stato bellissimo perché stavamo tutti insieme in una specie di salotto….
Gianluca
Mercoledì scorso siamo andati in una stanza chiamata “salotto del pensiero”. Non mi sembrava vero;tuttavia mi sono seduto sul divano con i miei compagni senza guardarmi intorno più di tanto. Quando siamo tornati in classe me ne sono pentito…Mi ha lasciato l’impressione di un luogo pieno di fantasia,poca luce,molto bello e accogliente e ho pensato che chi ha realizzato il salotto è stato particolarmente bravo. E’ stato un bel modo per ritrovarci tutti insieme. Spero di restarci più a lungo la prossima volta…mi sono venute in mente molte cose.
Martina
E’ stata la prima volta,sembrava di stare a casa e non a scuola. C’era poca luce,al centro della stanza mancava qualcosa,era troppo vuoto sebbene ci fossero tappeti,cuscini,poltrone e tavolini abbigliati. Ci siamo un po’ sparpagliati per la stanza,le femmine da una parte e i maschi dall’altra. Mi è piaciuto molto,è un luogo molto bello e accogliente.
Giovanna
Mercoledì scorso insieme alle prof…siamo andati nel salotto del pensiero. Un’aula adibita proprio come una camera da salotto,un luogo dove poter meditare,sognare e rilassarsi. A me sembrava di non essere a scuola. Tanti pensieri offuscavano la mia mente,pensieri interessanti e altri meno .Ho cercato di analizzare n quel momento la mia vita,le cose belle che ho fatto e le cose brutte,le cose che mi sono capitate,le prime cotte,i primi dispiaceri,le allegrie,le ansie,le delusioni. Queste sono esperienze di vita che mi hanno fatto crescere,maturare e formare il carattere.
Alessandra
A dire la verità quel piccolo salotto era molto carino,mi ha colpito molto…pensavo di essere a casa…e sinceramente quei colori mi hanno fatto rilassare e mi sarebbe piaciuto restare un altro po’ a parlare con i miei amici.
Daniele
Mercoledì scorso le prof…ci hanno portato nel salotto del pensiero .Appena entrato ho notato subito che era un posto totalmente diverso dal resto della scuola. Sono rimasto sbalordito .Era un posto poco illuminato e questa è stata l’unica cosa che non mi è piaciuta. Per il resto è un luogo bello e accogliente;spero di ritornarci per osservare meglio i particolari.
Chiara
Mercoledì 10 Maggio siamo andati con le prof…nel salotto del pensiero .In questa stanza che prima era una classe,c’erano tappeti,sedie,tende,cuscini colorati,quadri,un divano e un mobiletto che creavano un’atmosfera articolare. Una stanza diversa dalle altre,senza banchi,lavagna,armadietti, sembrava quasi di non essere a scuola .Appena siamo entrati i maschi si sono seduti mentre noi ragazze ci siamo messe a leggere delle frasi attaccate al muro,si trattava di pensieri di filosofi riguardanti l’amicizia,l’amore,ecc…Mi sarebbe piaciuto restarci più a lungo per riflettere e rilassarmi.
Simona
Mercoledì con le prof…siamo andati a visitare il salotto del pensiero. Appena entrata mi hanno colpito molto i quadri,i vasi,i fiori,le tende,il divano,il tavolo,ma soprattutto le bellissime frasi scritte sui fogli attaccati al muro .In quel momento non mi sembrava di stare a scuola ma in una casa bella e accogliente dove poter stare con gli atri. L’atmosfera,i colori della stanza,aiutavano a riflettere…c’era un bell’odore e non si pensava allo studio.
Chiara
Mercoledì le prof…ci hanno portato a vedere il salotto del pensiero che si trova al secondo piano del nostro istituto. Si tratta di un’aula trasformata in un salotto con lo scopo di facilitare la nostra riflessione e farci concentrare sui nostri pensieri. E’un ‘aula arredata con divano,mobili…e il tutto abbellito anche da vasi con fiori. Appena entrata la classe si è divisa in due gruppi:i maschi si sono scaraventati sul divano,secondo me segno di poco interesse,noi femmine,invece,più interessate,ci siamo dedicate alla lettura di alcune frasi d filosofi che spingevano proprio al ragionamento. Mi è piaciuta la “diversità” rispetto ai luoghi che normalmente frequento con i mie compagni. I colori rilassanti hanno forse proprio lo scopo di lasciar pensare e riflettere. Iniziativa simpatica,innovativa,interessante;non me l’aspettavo così carina e ospitale.
Gabriella
Mercoledì siamo andati a visitare un salotto arredato in una classe della nostra scuola:il salotto del pensiero .Lì alunni,professori e genitori parlano ed esprimono le proprie opinioni. Appena entrata mi sembrava di essere fuori dalla scuola e ho provato una bella sensazione a stare in un ambiente chiuso tra quattro mura diverso da una classe,con tutti i miei compagni. Non c’è mai stata un occasione in cui,fuori dalla scuola,eravamo tutti presenti. L’arredamento era molto bello e colorato,le frasi appese al muro erano molto significative per lo scopo di quel salotto. Non sembrava di stare a scuola,sembrava di stare a casa;non si pensava allo studio…così carino ed accogliente…i colori,il profumo…
Roberta
Mercoledì insieme alle prof…abbiamo visto il “salotto del pensiero” .C’era un divano,sedie,tavoli,tappeti,cuscini,tende…frasi molto carine. Alcuni compagni hanno detto che sembrava di stare a casa,ma a casa non ci sono frasi appese ai muri e mobili disposti in quel modo;è un po’ strano trovarsi in quella stanza e pensare di stare a scuola .Ad alcuni è piaciuto poiché,non essendoci libri,non si pensava allo studio ed era più facile parlare. Il profumo,il divano…e poi ci siamo ritrovati tutti insieme come non era mai capitato fuori dalla scuola. A me non è piaciuto molto,mi sembrava mancasse qualcosa,anche se no so cosa. Se non fosse stato per i colori avrei giurato di trovarmi nella stanza di attesa dello studio del mio dentista. L’unica cosa che ho apprezzato sono state le tende…non mi aspettavo proprio di vederle!
La stessa 3° torna al salotto.
Giovanna
Mercoledì scorso siamo di nuovo andati nel salotto del pensiero. Ci siamo seduti a terra formando un cerchio e abbiamo ascoltato una piccola parte del “piccolo principe”. Il principe assiste incuriosito nel suo pianeta alla nascita di un fiore spuntato da un seme venuto de chissà dove .Il fiore prepara con cura i suo colori,aggiusta i petali,appare nello splendore della sua bellezza. Ciò suscita invidia agli altri fiori del luogo. Io penso che l’invidia è la cosa più brutta che esista,crea disaccordi,inimicizie,pettegolezzi e a volte anche calunnia .L’invidia suscitata dal fiore nei confronti degli altri è paragonabile all’invidia suscitata da una persona bella nei confronti di persone meno carine,questa bellezza crea fastidi in un gruppo,suscita invidia,la persona stessa resta isolata .La bellezza a volte è un danno.
Chiara
Mercoledì 24 Maggio le prof…ci hanno portato nel salotto del pensiero per discutere su un argomento scelto. Appena arrivati mi sono girata intorno per ammirare eventuali cambiamenti ed ho notato cose nuove,come tanti cuscini colorati sui quali ci siamo seduti,per discutere a terra in cerchio .Una volta sistemati la prof ci ha letto un capitolo tratto dal piccolo principe. Sinceramente non ho capito benissimo il significato della lettura,ma ho notato come da un argomento iniziale se ne possono diramare tanti altri,e come si può andare “oltre” con le parole e con la fantasia. Infatti alla fine siamo giunti a “come ci comportiamo con i nostri genitori per ottenere qualcosa”. Molti hanno detto che compiono cose che possono piacere ai propri genitori solo per ottenere una cosa tanto desiderata;ad es. Fabrizio per avere il motorino deve andare bene a scuola .A quel punto siamo giunti al fatto che usare la scuola come mezzo per ottenere qualcosa non è giusto e neanche piacevole. Secondo me andare bene a scuola deve essere uno scopo personale. Ho notato con dispiacere che qualche mio compagno non è stimolato allo studio e non pensa a quale sarà il suo futuro. Io invece nello studio vedo il mio futuro,e sinceramente,anche se a volte è stancante,non è tanto male studiare!
Chiara
Mercoledì 24……si parlava di un fiore nato da un seme e cresciuto lentamente scegliendo i colori per i suoi petali,aggiustandoli uno ad uno per non uscire tutto stropicciato. Il piccolo principe vedendolo lo trovò molto bello e decise di portargli dell’acqua per innaffiarlo .Il fiore gli disse di aver paura delle correnti d’aria e che desiderava un riparo per la notte,magari una campana di vetro,perchè faceva molto freddo .Il principe andò a cercare un paravento ma,sentendo il fiore tossire perché gli voleva far venire dei rimorsi,si fermò nonostante la sua buona volontà e il suo amore aveva cominciato ad avere dei dubbi nei suoi confronti ma poi capì;non l’avrebbe dovuto giudicare dalle parole ma dai fatti.
Abbiamo riflettuto sulla vanità; per me essere vanitosi,cioè compiacersi eccessivamente di sé è sbagliato. Una persona infatti non si giudica dal proprio aspetto esteriore ma da ciò che ha dentro e dai sentimenti. Bisogna si aver cura del corpo e non apparire trasandati,ma non bisogna trascorrere ore intere davanti allo specchio. A volte,proprio nelle persone più semplici,possiamo trovare tante qualità,intelligenza e amore. Le persone non vengono giudicate da quello che dicono ma da quello che fanno. Si possono fare tante promesse ma se non vengono rispettate restano parole al vento.
Roberta
Mercoledì24……un fiore nato da un seme che non smetteva mai di crescere. Gli ci vollero giorni e giorni per essere pronto;infatti il fiore sceglieva con cura i suoi colori perché non voleva uscire sgualcito come un papavero. Un giorno al sorgere del sole il fiore era pronto. Quando il piccolo principe lo vide non potè fare a meno di ammirare la sua bellezza. Si capiva subito che il fiore non era molto modesto. Voleva essere curato,così il piccolo principe andò a prendere dell’acqua per innaffiarlo. Un giorno il fiore parlando delle sue spine disse che potevano venire delle tigri con i loro artigli ma il piccolo principe disse che non c’erano tigri su suo pianeta. La vera paura del fiore erano le correnti d’aria e così chiese al piccolo principe un paravento .Lui cominciò a cercarlo ma non ne ebbe il tempo perché il fiore tossiva per fargli capire che aveva bisogno di essere protetto. Il principe cominciò ad avere dei dubbi su di lui ma poi capì che non avrebbe dovuto giudicarlo dalle parole ma dai fatti.
Il fiore era molto vanitoso e tutta la classe era d’accordo che questa parola significa “compiacimento di mettere in mostra i propri pregi”. Una frase molto bella del libro è “non avrei dovuto giudicarlo dalle parole ma dai fatti”.
Purtroppo non tutti fanno così. Abbiamo discusso un bel po’;la maggior parte della classe usa la scuola come mezzo per avere qualcosa che desidera. Invece io quando voglio qualcosa non prometto nulla in cambio perché so che prima o poi l’avrò.
Una cosa molto bella che ha detto Alessia è stata che è inutile promettere qualcosa ai propri genitori per poi ricevere qualcos’altro perché loro ci vogliono bene e desiderano solo il nostro bene.
Gabriella
Mercoledì 24 siamo tornati nel salotto del pensiero questa volta con un scopo diverso:ascoltare gli altri e farci ascoltare. Dopo aver letto un brano dal piccolo principe ognuno ha fatto le proprio considerazioni sul racconto e,in base a ciò,sulla realtà. Mi ha molto sbalordito che una mia compagna di classe che non va molto bene a scuola,in quella stanza ha parlato e ha detto cose giuste e sensate. A questo punto ho pensato: “se per qualcuno il salotto del pensiero è inutile si è dovuto ricredere perché tanto inutile non è!”Leggendo il racconto è uscita fuori la vanità e ognuno di noi ha detto a sua. Secondo me un po’ di vanità tutti devono averla,ma superato un certo limite,la persona diventa antipatica ed è giudicata male. Per quanto riguarda il giudizio che una persona ha verso un’altra io credo che sia sbagliato perché prima di giudicare qualcuno bisogna conoscerlo. Infatti se vedo una bella persona che ha un brutto carattere per me non vale nulla. Concludo dicendo che a me piace molto andare nel salotto del pensiero perché lì ognuno dice ciò che gli passa per la testa e mi dispiace che con la chiusura della scuola non rivedremo più quella stanza così speciale.