La presentazione alla Città del Progetto AGOGHÈ
L’idea è sempre quella, l’idea fissa di fare della città una scuola di legami sociali.
Il 5 novembre la Sala del Capitolo sarà come un’aula e come aule sono state le strade e le piazze in quest’anno di Agoghé.
Alle 09:00 incontro con le scuole
alle 11:00 Docufilm e presentazione del Progetto AGOGHÈ con Simona Marino, i Social Trainer e le donne artigiane dei Quartieri Spagnoli (le Quartierane)
alle 12:00 incontro con Teresa Boccia, Carlo Borgomeo, Nino Daniele, Rachele Furfaro, Maria Luisa Iavarone, Roberto Marino
La sera alle 20:30 ci sarà il dialogo per voce e violoncello.
“Futuro” è una parola strana, indica un passato remoto (“fu”) in participio, partecipato. Quel “fu” richiama anche la “fusis” del greco, la “natura”, che è ancora un participio futuro. “Natura” indica “le cose che stanno nascendo”. “Futuro” è delle cose di questo presente che stanno diventando passato.
Quando dicono che i giovani non hanno futuro, penso che non è il futuro a mancare, ma il presente, che non è raccontabile. Futuro è quello che racconteremo come passato remoto del presente adesso.
Se questo presente non è raccontabile, non ha futuro. Chi racconterà il suo presente avrà un futuro. È allora del nostro racconto, di quest’anno, di questo governo, di questa guerra, della pandemia. Ciò che non è raccontabile non ha futuro
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